La storia della Cassa pensioni Posta
Come già avviene in molti Cantoni e grandi Comuni, anche a livello federale la previdenza professionale per i dipendenti dell’ente pubblico è stata adeguata alle mutate condizioni d’impiego in seguito all’abolizione dello statuto di funzionario. Ciò ha avuto conseguenze dirette sia sulla Posta – in quanto ente indipendente della Confederazione – sia sul suo personale.
Nella primavera del 1999, il Consiglio di amministrazione della Posta si è occupato per la prima volta della questione della previdenza professionale per il personale della Posta. Il risultato è stato la creazione di un piano finalizzato alla costituzione di un istituto di previdenza a sé stante, avente la forma giuridica della fondazione.
Il 1° gennaio 2002, in seguito all’attuazione di questo piano, è diventata operativa la Fondazione Cassa pensioni Posta. In tale data, i collaboratori della Posta sono stati trasferiti dalla Previdenza professionale per rapporti di servizio speciali (PPRS) e dalla sezione assicurati della Cassa pensioni della Confederazione (CPC) alla Cassa pensioni Posta. Oltre agli assicurati attivi, il trasferimento alla Cassa pensioni Posta ha interessato anche i pensionati della Posta Svizzera; ciò per rendere ancora più saldo il legame tra il datore di lavoro e gli ex «lavoratori postali».
Il 1° gennaio 2008, la Cassa pensioni Posta ha trasferito tutti i rapporti di previdenza degli assicurati attivi dal primato delle prestazioni e dei contributi al sistema del primato duo.
Su questa base è stata sviluppata, nel 2010, una soluzione previdenziale di tipo modulare. Il regolamento di previdenza è stato sottoposto a una completa rielaborazione e comprende ormai solamente le disposizioni fondamentali applicabili a tutte le persone assicurate. Le prestazioni previdenziali e il relativo finanziamento sono stati differenziati e disciplinati nell’ambito di due piani di base e di due piani complementari distinti.
Il 1° agosto 2013, il 1° gennaio 2016 come anche il 1° gennaio 2018 ci sono stati dei cambiamenti delle basi tecniche nel settore dei parametri attuariali. Il tasso d’interesse tecnico è stato abbassato, con la conseguente riduzione delle aliquote di conversione. Le perdite che tale cambiamento comporterà ai danni delle future rendite degli assicurati attivi sono state ammortizzate – nei casi in cui erano soddisfatte le condizioni regolamentari previste – mediante il versamento di una compensazione sul capitale di risparmio individuale.
